Presentazione del libro “Le ragioni di della Ragione”
Il giorno 15 settembre alle ore 17,30 nell’Aula magna dell’università di Milano si presenterà la nuova edizione del libro del dott. Achille della Ragione dal titolo Le ragioni di della Ragione. Il dott. della Ragione, già noto al pubblico per le tante pubblicazioni di successo non solo in campo medico ma anche in campo artistico e storico, tra le quali Il secolo d’oro della pittura napoletana, Achille Lauro Superstar, Ischia sacra, Viaggio nella spazzatura campana e numerose monografie su pittori napoletani ha raccolto in questo volume una scelta di lettere inviate negli ultimi tre anni ai principali quotidiani nazionali e locali ed inoltre una serie di articoli, recensioni, relazioni congressuali, lezioni magistrali e discorsi vari.
Gli argomenti trattati sono dei più disparati, secondo le prerogative del nostro eclettico autore, e spaziano dalla medicina all’arte, alla storia, ad una ampia casistica di temi di attualità, molti dei quali su Napoli e la Campania, a personaggi dei nostri tempi, alle note di costume, alla musica ed anche al gioco degli scacchi. Nel campo della medicina vengono affrontati temi scottanti come l’aborto e la fecondazione artificiale con quella competenza e professionalità che contraddistingue sempre il dott. della Ragione, già noto in Italia per i suoi studi sul controllo delle nascite e sulla sessuologia femminile, ed autore di vari libri medici di successo tra i quali ricordiamo Moderne metodiche per procurare l'aborto, Parliamone col ginecologo, Pianeta donna. Ma un tema che mi ha particolarmente colpito è stato il resoconto della tavola rotonda tenuta presso l’Istituto Italiano per gli studi filosofici dal titolo Perché il dolore?Una risposta tra scienza, fede e filosofia, alla quale ebbi modo di assistere. Qui in un appassionante dibattito tra medici, giuristi, teologi e filosofi si cercava di dare una definizione del dolore, di studiarne le cause, di trovarne i rimedi o di esorcizzarlo, ma soprattutto di dare delle risposte ai tanti interrogativi che credenti e non si ponevano sulle ragioni di esso, forse un castigo di Dio, un maleficio della natura o qualcosa d’altro ancora? L’interrogativo restava ma comunque dopo tutta una serie di interessanti spunti sull’argomento che coinvolgeva addetti ai lavori e non, che stimolavano tutti a future riflessioni ed interpretazioni. Naturalmente sono numerosi gli argomenti sull’arte data la sua grande passione e competenza in merito, soprattutto sulla pittura napoletana del ‘600 e ‘700. Ricordo ancora la sua fondamentale opera in 10 volumi Il secolo d’oro della pittura napoletana alla quale hanno fatto seguito numerose pubblicazioni pittori napoletani del ‘600, dei quali per la prima volta è stata proposta una visione completa della loro opera pittorica arricchita da un consistente numero di recenti scoperte ed attribuzioni. Il pezzo forte delle dissertazioni artistiche è costituito dalle recensioni sulle più importanti mostre tenutesi in Campania negli ultimi anni, quali quelle su Caravaggio e Velazquez del Museo di Capodimonte, quella sul pittore olandese Anton Smink Pitloo al Museo Pignatelli ed ancora quella sulla collezione della famiglia Ruffo di Calabria alla Pinacoteca di Salerno. Il dott. della Ragione, che tra l’altro per vari anni ha curato un ciclo di visite guidate in Campania alla scoperta dei tesori artistici della nostra regione, qui ci fa conoscere più approfonditamente questi importanti artisti illustrandocene con dovizia di particolari lo stile pittorico, sempre inserito nell’appropriato contesto storico-territoriale, e soffermandosi poi in dettaglio sulle principali opere esposte. Ma sempre restando nel campo dell’arte la “chicca” è l’articolo Un Cristo nudo del 1400 rivede la luce a Lauro, e cioè la scoperta nella piccola, e forse sconosciuta a tanti, chiesa di Santa Maria della Pietà a Lauro di Nola di un raro ciclo di affreschi del secolo XV, dove nella scena del Battesimo di Cristo c’è una raffigurazione di Gesù adulto completamente nudo, iconografia veramente eccezionale e rarissima. E’ questa un’altra delle prerogative del nostro autore, la scoperta non di rado di importanti testimonianze artistiche che costituiscono sicuramente materia di spiccato interesse per ulteriori indagini ed approfondimenti. Degli articoli storici mi ha impressionato la lucida ed efficace analisi della figura di Federico II di Svevia, fondatore dell’Università di Napoli ed illuminato monarca, che in tempi remoti seppe far convivere sullo stesso territorio popoli e religioni diverse, precorrendo e risolvendo situazioni oggi così attuali, ma purtroppo ancora lontane dall’essere sanate. E’ impresa ardua enumerare i temi di attualità perché sono veramente tanti: camorra, droga, carceri, giustizia, speculazione edilizia, emarginazione, ognuno dei quali viene trattato sempre con partecipazione ed interesse, col tentativo di studiarne a fondo i problemi e di proporre delle valide soluzioni in merito. Emblematica è la Storia della camorra, saggio di ben 14 pagine pubblicato a puntate su vari giornali regionali, che costituisce un vero libro nel libro. Qui il fenomeno camorra viene analizzato profondamente in tutti gli aspetti, se ne ripercorre la storia, si cerca di capirne le origini e la crescita incontrollata, se ne scoprono le motivazioni e si tenta di proporre possibili rimedi. E’ questo sicuramente uno dei capitoli più interessanti e coinvolgenti del libro, nel quale l’autore ci dà un’ampia dimostrazione della sua capacità di affrontare e sviscerare in modo estremamente lucido e razionale un tema così sconvolgente. E che dire poi del suo disperato appello sulla situazione delle carceri italiane ed in particolare di quella di Poggioreale? Nella relazione Una battaglia di civiltà, resoconto del convegno tenuto al Goethe Institut di Napoli nel 2003, alla presenza di parlamentari e direttori di penitenziari, viene affrontato il gravissimo problema del sovraffollamento delle nostre galere, che, unito alla esasperante lentezza dei tempi di giudizio, mortifica drammaticamente la vita dei detenuti. Sono altresì numerosi gli accorati appelli su Napoli, sui tanti record negativi, dal traffico alla microcriminalità, alla disoccupazione, allo scempio edilizio, al degrado delle periferie ed allo stato di triste abbandono di tanti illustri monumenti cittadini che da anni, forse da decenni, attendono una sorte più rispettosa della loro importanza. A questo riguardo non poteva mancare un appunto alle istituzioni cittadine per il lento ed inarrestabile declino delle ormai lontane manifestazioni Monumenti porte aperte, ideate ed organizzate dalla benemerita baronessa Mirella Baracco, che all’epoca tentò una coraggiosa inversione di tendenza delle abitudini cittadine, risvegliando le coscienze e contribuendo ad un decisivo rilancio del turismo culturale, ma purtroppo destinata a spegnersi lentamente nel tempo. Sui personaggi dei nostri tempi un ampio spazio è riservato naturalmente ad Achille Lauro, sul quale il nostro autore ha scritto recentemente un libro di grande successo, Achille Lauro Superstar. Oltre alla recensione del suo libro pubblicata l’anno scorso sul quotidiano Il Mattino segnalo la gustosa Intervista impossibile al Comandante nella quale il Comandante ripercorre le tappe della sua vita e delle sue imprese, confessa qualche suo errore e dà anche dei consigli sul futuro della città di Napoli. Con gli articoli I femminielli e Il sangue dei santi veniamo invece introdotti in una dimensione più surreale, intrigante e anche un po’ misteriosa. Il pianeta dei femminielli, forse per molti ancora sconosciuto, viene indagato in profondità, se ne ricercano le origini fin dalla dominazione spagnola, si mettono in luce i risvolti sociali del fenomeno e ci si sofferma infine sugli aspetti più nascosti tra i quali antichi rituali come la cosiddetta figliata d’’e femminielli, narrata così vivacemente da Curzio Malaparte ne La pelle e trasposta poi sullo schermo dalla regista Liliana Cavani nell’omonimo film. Il sangue dei santi, in ordine di tempo l’ultimo articolo della raccolta, pubblicato un mese fa su un quotidiano regionale, ci conduce in quell’altro universo più o meno segreto, a cavallo tra fede e superstizione, del culto delle reliquie dei santi. La notizia sorprendente, forse ignota a molti, è che Napoli custodisce circa duecento ampolle contenenti grumi di sangue di santi e martiri. Ed è ancora più sorprendente sapere che non è solo il sangue del patrono San Gennaro a sciogliersi regolarmente, ma anche quello di tanti altri come Santo Stefano, Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, Santa Patrizia, anch’esso quasi regolarmente in varie chiese cittadine. E così mentre gli scienziati tentano di spiegare razionalmente questo fenomeno, cercando anche di riprodurlo in laboratorio con l’utilizzo di sostanze chimiche già note agli alchimisti medioevali, non possiamo che accettare il verificarsi del prodigio affidandoci chi alla fede e chi ad una profonda riflessione. Alla musica ed in particolare al grande violinista Salvatore Accardo è dedicato l’articolo L’erede di Paganini , nel quale si traccia un profilo di questo straordinario artista, nato per caso a Torino, ma partenopeo a tutti gli effetti. Dai primi approcci con lo strumento all’età di sei anni agli intensi studi per il conseguimento del diploma a quindici anni, ai tanti concorsi e premi vinti, alle innumerevoli e magiche esecuzioni in tutti gli angoli del pianeta, alle iniziative musicali come le prestigiose Settimane di musica di insieme a Villa Pignatelli, ai numerosi e simpatici aneddoti il racconto procede scorrevole, quasi quasi con lo struggente sottofondo delle melodiose vibrazioni del suo violino. Infine non poteva mancare un omaggio al gioco degli scacchi, praticato attivamente dal nostro autore, maestro da tempo in questa disciplina. Una interessante novità nella Difesa Scandinava è il resoconto di una sua partita giocata circa dieci anni fa in un torneo magistrale, nella quale introdusse una interessante novità teorica, che aumentava notevolmente le possibilità di vittoria del Nero nella Difesa Scandinava, suo cavallo di battaglia in tante competizioni. In conclusione vi sono tutti i presupposti perché il libro di Achille della Ragione per varietà e importanza di argomenti trattati possa sicuramente incontrare il favore anche del pubblico più esigente. Elvira Brunetti
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