Lacco Ameno: Cacciate quel medico |
LaccoNews - Sanità | |||
Scritto da Peppe D'Ambra | |||
Domenica 10 Febbraio 2008 23:27 | |||
Lacco Ameno: Cacciate quel medico Ennesimo caso di malasanità a Lacco Ameno, sulla pelle di una povera persona anziana. Omettiamo anche il nome del medico autore di questa “porcheria” perché non merita di comparire sulle pagine di questo quotidiano, ma se i vertice dell’ASL decidono di intervenire (cosa che non credo visti i precedenti, possono risalire facilmente all’autore del misfatto). La mattina del 11/02/08 la figlia dell’ammalato si porta allo sportello di accettazione del nosocomio lacchese per chiedere come prescritto dal medico curante del padre una visita urgente specialistica. Da premettere che il padre della giovane signora è un tracheostomizzato, (per poter respirare meglio gli è stato praticato un buco alla trachea), soffre di gravi aritmie cardiache e il medico curante gli aveva riscontrato anche una pericolosissima bronchite, da qui la richiesta di una visita pneumologica urgente. La gentile signora presente all’accettazione constatata la grave situazione sanitaria della persona anziana e vista la lunga attesa per la visita specialistica, si parlava di addirittura tre mesi, consiglia alla figlia dell’ammalato di portare direttamente il proprio genitore, nel primo pomeriggio direttamente al Pronto Soccorso, raccomandandosi di essere puntuale in modo da chiedere la presenza del pneumologo prima che quest’ultimo iniziasse l’ambulatorio. Nel ringraziare per i modi e per il prezioso consiglio avuto la giovane si affretta a ritornare a casa per preparare il papà anziano e malato che passa la maggior parte del tempo a letto e portarsi all’ora che le era stato consigliato. Alle tredici e quarantacinque arriva al pronto soccorso si affaccia timidamente al Pronto Soccorso e chiede di poter consegnare la richiesta del medico curante, dopo pochi minuti di attesa esce dal pronto soccorso un giovane medico con camice bianco che incomincia a sbraitare nei confronti della signora, disinteressandosi completamente della persona anziana in difficoltà, con toni forti e arroganti chiedendo per quale motivo si doveva effettuare una visita specialistica urgente “sei per caso raccomandata?” l’assurda richiesta. Inutili i tentativi di proferire parola da parte dei familiari che con toni bruschi venivano invitati a far accomodare il familiare ammalato su un lettino del pronto soccorso, qui veniva raggiunto da una dottoressa che con modi molto gentili iniziava la sua visita, facendo capire di essere anche lei dispiaciuto per quanto stava accadendo ma di non poter far nulla perché chi comandava era il medico andato in escandescenze. Dopo la visita in cui venivano evidenziate tutte le patologie e una difficoltà respiratoria del 98%, si dimetteva l’ammalato consigliando una visita specialistica al più presto e di continuare con la terapia in atto. Il povero vecchietto di 75 anni, con tutti gli acciacchi e con una enorme mortificazione fa ritorno a casa con sua figlie e sua moglie ancora incredule per come sono state trattate da un personaggio che proprio per la situazione di estrema delicatezza non si doveva permettere in nessun modo di comportarsi in quel modo. Ma la storiaccia non finisce qui perché la notte (maledetta notte) l’anziano signore sta veramente molto male e respira con molta difficoltà, al suo capezzale si riuniscono i figli che cercano di portare sollievo. Arriva la mattina e subito decidono di recarsi da un pneumologo privato per visitare il proprio genitore. Dopo una radiografia al torace e una attenta visita, lo specialista dice che occorre ricoverare urgentemente l’ammalato perché necessita di aiuto respiratorio con l’ossigeno, vista la gravità della sua situazione sanitaria. I familiari caricano il proprio familiare in macchina e si portano in ospedale con non pochi timori di ritrovare lo stesso medico del giorno prima. Così non accade è viene effettuato il ricovero d’urgenza e l’ammalato finalmente viene curato adeguatamente e con molta professionalità da tutti i medici presenti fra i quali c’è anche la dottoressa della visita del giorno prima in pronto soccorso, che fa capire ancora una volta di essere dispiaciuta per quello che era accaduto il giorno prima. Due sole considerazioni: la persona portata in pronto soccorso aveva già una patologia di una certa gravità e anche un inserviente si sarebbe preoccupato di una visita molto accurata; la spesa che ha dovuto sostenere la famiglia per una cosa che la legge riconosce gratuita nelle strutture pubbliche a chi soffre di certe patologia; la mancata partecipazione al matrimonio del proprio figlio a seguito del ritardato ricovero in ospedale della povera persona anziana ammalata. Come fa quella specie di medico a dormire sonni tranquilla e avere la coscienza a posto. Secondo voi ci sarà qualcuno che chiederà a questo “signore” ragioni del suo squallido comportamento a dir poco? La direttrice sanitaria, amica di Bassolino, saprà far rispettare i diritti degli ammalati o per aver assistenza adeguata si deve essere per forza raccomandati? Il rammarico più grande è che queste cose purtroppo capitano solo a persone miti e molto educate. Mi farebbe davvero piacere che capitassero qualche volta a me, sarei davvero felicissimo di incontrare una volta nella mia vita un personaggio che viene pagato con i soldi di tutti i cittadini per servire la gente che si comporta in questo modo. Sapete quanti calci e quante denunce avrebbe preso?
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Ultimo aggiornamento Sabato 02 Novembre 2013 10:21 |