Commento Foriano, di Peppe D'Ambra

Sorridi alla vita che la vita sorriderà a te

TUTTO FUMO E NIENTE ARROSTO
Mai come oggi si descrive meglio la situazione economica della nostra isola
Tutti aspettavano questa stagione turistica nella speranza di tirare su le asfittiche casse della economia della nostra isola, ma fino ad oggi possiamo affermare senza ombra di smentita che ci troviamo di fronte al classico “Tutto fumo e niente arrosto”. Le strade si sono affollate il caos è aumentato e come ogni estate si vivono sempre gli stessi problemi:

Traffico caotico che intasa le caratteristiche stradine isolane in ogni ora della giornata; supermercati strapieni, forse saranno gli unici che non saranno colpiti da questa crisi sempre più forte; mare e spiagge troppo cari e sporche la fanno ancora da padrone se poi a questo aggiungi i controlli massicci delle forze dell’ordine per scoprire i potenziali grandi evasori, per intenderci quelli dei megayacht allora si capisce anche i porti turistici isolani quasi tutti vuoti. In questa crisi e in questo solito caos come al solito la mia Forio primeggia e si continua a gestire il potere a proprio uso e consumo. Sono così pazzi che, nonostante il grosso buco finanziario che hanno creato e che ha superato ormai i 25 milioni di euro, continuano a gestire il potere politico esclusivamente per i loro più o meno loschi affari. E come ogni anno mostrano di avere davvero in poca considerazione l’immagine turistica del Comune più bello dell’isola d’Ischia e arrecano danni incalcolabili all’intero comparto turistico. Ma d'altronde con un sindaco ormai alla fine della sua carriera politica, non potendosi più candidare; con un vicesindaco troppo impegnato a staccare i biglietti del suo stabilimento balneare, con gli assessori impegnati nei loro affari ci sono davvero poche speranze che qualcosa possa cambiare in positivo.

UN CENTRO STORICO DI MILLE COLORI
È il quadro esatto di come oggi viene amministrata Forio. In poche centinaia di metri viene rappresentato esattamente la filosofia amministrativa di questa amministrazione che non ha ormai nessuna vergogna nella spasmodica ricerca di accontentare i loro protetti e mentre le ordinanze di re Pulcinella vengono fatte rispettare solo ai fessi senza nessuna protezione per gli amici si trova sempre l’escamotage e li si accontenta, anche calpestando i diritti degli altri. Ma su questo abbiamo scritto già fiumi di inchiostro, non ne vale nemmeno più la pena parlarne, a meno che non accadano fatti nuovi molto eclatanti che sono il frutto, volendo essere buoni, solo di qualche colpo di sole, almeno così ci auguriamo. Nel frattempo i preziosi basoli di piazza Pontone, come una volta noi ragazzi ci divertivamo a segnare con il gesso colorato le varie Campane e percorsi vari, oggi ci sono due vigili che comandati si divertono a disegnare e stabilire nuovi spazi con la pittura di vario colore, a secondo dell’ordinanza emanata e dalle nuove richieste che vengono fatte. Sembrerebbe che addirittura il sindaco abbia stabilito i colori da utilizzare per porre un freno a chi non intenderebbe rispettare le sue ordinanze sull’occupazione del suolo pubblico.

VIA LE PIANTE E I POSACENERI DAL CENTRO
Alcuni commercianti per rendere più appetibili i loro esercizi commerciali avevano pensato bene di dotarli di piante e fiori, alcuni avevano addirittura provveduto a mettere fuori l’uscio delle loro botteghe alcuni posaceneri, visto il divieto di fumo esistente; nei giorni scorsi l’amara sorpresa con la visita del solito solerte vigile che a suo dire mandato per la bisogna, constatato che le piante non pagavano l’occupazione del suolo pubblico, ha ordinato la loro immediata rimozione senza ascoltare le ragioni delle stesse che poverine volevano far presente che la loro presenza serviva a nascondere tutte le negatività presenti nella stessa piazza. Il solerte Vigile sempre comandato dai suoi superiori si portava successivamente in piazza san Gaetano dove in uno dei suoi angoli scopriva la presenza di uno strano oggetto all’ingresso di un negozio e nell’avvicinarsi notava che si trattava di una ciotola di terracotta con un po’ di sabbia al suo interno che serviva a raccogliere le sigarette dei visitatori del negozio. Anche qui chiedeva se lo strano oggetto pagava l’occupazione del suolo pubblico e ricevutane una risposta negativa chiedeva anche al posacenere il suo immediato allontanamento a nulla sono valse le proteste della giovane proprietaria del negozio che presa dall’ira distruggeva il povero posacenere fra la costernazione della piccola folla che si era creata. Con la rabbia in corpo chiamava il primo cittadino per notiziarlo del fatto appena accaduto e la stessa, secondo quando riferito, si sarebbe sentita rispondere che il posacenere doveva pagare il suolo pubblico e che le cicche potevano essere buttate per terra. Io stento a crederci ma se i fatti sono accaduti in questo modo siamo arrivati davvero alla frutta.

TIM E TELECOM IN TILT
Ci mancava solo il guasto strutturale della Telecom che dall’inizio di Luglio rende praticamente impossibile la comunicazione sia dai telefoni fissi che dai cellulari, oltre naturalmente all’impossibilità di collegamento con internet. Atteso che ormai queste funzioni sono divenute pane quotidiano per la stragrande maggioranza della popolazione, sarebbe bello capire se c’è stato qualche amministratore pubblico che abbia fatto sentire la sua voce alla compagnia telefonica che praticamente gestisce tutto il traffico telefonico. L’immagine della nostra isola subisce da questo fatto un danno incalcolabile e sarebbe opportuno che gli amministratori pubblici isolani chiedessero i danni come sicuramente faranno fare tutti i comuni mortali. Io per poco non andavo a comprare un nuovo telefonino stanco per i continui disservizi che addebitavo all’apparecchio, mentre lui poverino no ci azzeccava nulla.