Commento Foriano, di Peppe D'Ambra

L’ISOLA E I SUOI RITARDI
Finalmente, con l’ingresso ufficiale della primavera dovrebbero essere terminati il maltempo e il freddo e dovrebbe entrare un clima più mite. Già per le strade isolane si intravedono i primi gruppi turistici che si devono avventurare in veri e propri percorsi di guerra determinati dai vari cantieri aperti un po’ in tutti i comuni isolani.

Per nostra fortuna le nostre bellezze naturali riescono ancora a vincere anche su queste problematiche di non poco conto. Come sempre tutto si può dire di questo giornale fuorché di essere di una tempestività unica per quanto riguarda il ricordare ai nostri amministratori pubblici e agli imprenditori turistici l’avvicinarsi dell’inizio della nuova stagione turistica. Nonostante questo immancabilmente ci facciamo trovare alquanto impreparati. Non regge nemmeno la scusa del cattivo tempo perché se si passa, quanto il tempo è buono, nelle vicinanze di questi cantieri si nota dovunque un numero davvero esiguo di operai intenti a lavorare. I tempi potrebbero essere rispettati se le ditte venissero messe nelle condizioni di svolgere il loro lavoro nei tempi stabiliti al di là delle scuse più o meno plausibili. Tre giorni di lavoro a settimana potrebbero essere sufficienti per il rispetto delle date, se ad essere impegnati nello svolgimento di quel lavoro fossero impiegati un numero adeguato di lavoratori anche per l’eventuale recupero del tempo perso a causa del maltempo. A che servono i direttori e i responsabili, nominati dall’amministrazione pubblica di questi cantieri? Riesce sempre più difficile capirlo.

MARCIAPIEDI E ANIMALI
Un’altra vergogna da affrontare ed eliminare con la massima urgenza e serietà è rappresentata dalla grande presenza di escrementi di animali sui marciapiedi delle strade di tutta l’isola. Praticamente diventa sempre più difficile e “pericoloso” per i pedoni percorrere le splendide passeggiate isolane, una delle poche peculiarità rimaste e che rendono ancora godibili le vacanze sulla nostra isola. Un severo, anche sporadico, controllo da parte dei Vigili urbani nei confronti dei proprietari degli animali potrebbe raggiungere, dopo le necessarie sanzioni pecuniarie previste dalle leggi vigenti, lo scopo civile di rispettare la pulizia degli spazi pubblici. Già si possono multare i proprietari dei cani che portandoli a guinzaglio in pubblico non hanno con se la paletta e la busta necessaria per la raccolta degli eventuali escrementi provocati dai loro animali. Anche questo sarebbe un buon senso di civiltà e di benvenuto ai numerosi (speriamo) ospiti che si accingono a venire anche quest’anno sulla nostra isola.

ABUSIVISMO E LEGGI
Si è visto in modo acclarato che nessuna delle leggi fatte e i condoni edilizi emanati sono servite a mettere la parola fine al dilagare dell’abusivismo edilizio sia sulla nostra isola che su tutto il territorio nazionale. Questo significa che il problema non si vuole affrontare e risolvere seriamente, ma che esso serve come è sempre servito solo come un grande serbatoio di voti per tutta la classe politica, compresi gli stessi Ambientalisti. Secondo me due potrebbero essere le possibili soluzioni: la prima molto più restrittiva, dando pieni poteri alle forze dell’ordine presenti sul territorio autorizzandoli, non appena individuano l’abuso, anche di provvedere all’abbattimento dell’abuso appena individuato e acclarato. L’altra potrebbe essere la completa liberalizzazione delle costruzioni, stabilendo però regole severissime sia per quanto riguarda la volumetria possibile da realizzarsi in base alla quantità di terreno posseduto; sia prevedendo forti sanzioni economiche per chi non rispetta questa condizione e per ultimo prevedendo tasse abbastanza esose per il rilascio delle varie concessioni.

RUINI E IL VOTO
Immancabilmente in queste occasioni, la chiesa non si accontenta a parlare in casa sua, pur essendo presente in modo capillare su tutto il territorio italiano sceglie, puntuale come un orologio svizzero, ogni scadenza elettorale o referendaria per mandare i suoi segnali di voto, pur dichiarandosi farisaicamente al di fuori di ogni possibile gioco politico.
Intanto le indicazioni sono precise nei confronti di quelle forze politiche che hanno fatto una bandiera delle scelte cattoliche. Peccato che questa volta, rispetto a quando esisteva la DC, il compito è stato più arduo e l’indicazione è stata più generale, essendo presenti, in entrambi gli schieramenti parti politiche che si richiamano agli antichi valori della scomparsa Democrazia Cristiana. Un bel grattacapo per gli uomini della Chiesa che si trovano in un palese imbarazzo nella indicazione di voto. Così si trovano, sempre più spesso, preti che invitano a votare a sinistra e preti che dicono di votare a destra, creando una vera e propria torre di Babele, che mi auguro possa servire soprattutto ad invogliare altri italiani a non andare a votare.

SERT E MALASANITÀ
Il trafiletto della settimana scorsa ha provocato non poche preoccupazioni a chi è stato chiamato a dirigere l’importante servizio sul territorio isolano. Un servizio che a noi contribuenti costa tantissimo e che non riesce a dare le dovute e necessarie risposte ai pochi (per fortuna) utenti presenti sulla nostra isola. D'altronde un presidio sanitario che non fa altro che consegnare metadone e basta non può raggiungere nessun positivo traguardo. Viceversa si può verificare quello che si è verificato al giovane di Forio che si è trovato a combattere contro la morte per una overdose di metadone e di altre porcherie. A seguito di quel trafiletto molte sono state le telefonate che ho ricevuto di segnalazione di altri disservizi verificatesi e nei prossimi giorni dovrei incontrare alcune persone che intendono fare una dettagliata denuncia di tutto ciò che non va in quella struttura pubblica. Nel frattempo nulla si è mosso da parte della direzione sanitaria sul territorio e tutto continua come se non peggio di prima.