Ogni minimo spostamento puo' trasformarsi in tragedia ... |
CasamicciolaNews - Cronaca | |||
Scritto da Ida Trofa | |||
Martedì 25 Maggio 2004 17:31 | |||
Ogni minimo spostamento puo' trasformarsi in tragedia ... Costretti ad infrangere la legge per evitare danni irreparabili. Mettere a rischio la propria carriera, la propria vita pur di continuare a lavorare, stancamente tentare di guadagnarsi il pane, senza contare che si sta svolgendo un servizio importantissimo per l'intera comunità. Sapere di dover infrangere la legge, commettere un reato, pur di portare a termine il proprio compito, essere ligi e rispettosi fin quando si può e poi capire che per salvare la propria nave, il proprio equipaggio, fuggire ogni tragica fatalità, ogni più piccolo errore umano si deve mettere in tutta tutta una vita, l'onore, la professionalità in un tragico incrocio di destini. Sostenere con fatica, stancamente la famiglia, procurare il pane quotidiano, rispettare le scelte di chi detta le regole o agire per evitare che gravi errori si ripetano, contravvenendo alle regole, rischiando il proprio domani, quello di chi vive delle nostre scelte. Venerdì notte era da poco passata l'una ,il bollettino annunciava vento di Grecale, velocità 10 nodi. Il Pasqualina Catania, la motonave della società Ecolsea addetta al trasporto dei mezzi per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, come di consueto si appresta a svolgere la manovra di spostamento dalla bitta usualmente a lei destinata per l'ormeggio agli spazi destinati per l'imbarco e lo sbarco. Un pericoloso concatenarsi di cause, le avverse condizioni meteomarine, l'errore umano hanno determinato lo svolgersi di pericolosi effetti. La motonave diretta dal comandante Valledoro si è letteralmente schiantata contro i pontili galleggianti a largo dello scalo portuense della cittadina termale, centrando in pieno alcuni natanti sistemati negli spazi contraddistinti dai numeri 49, 50, 51. Un punto pericolosissimo, secondo gli addetti ai lavori, dove già nel 1999 uno degli aliscafi Snav fu protagonista di un pauroso incidente, la compagnia di navigazione fu condannata a risarcire il comune per un ammontare di 60 milioni di lire e autonomamente fece riparare e donò alle autorità quelli danneggiati. In modo analogo il mezzo di proprietà dell'armatore Angelo Marrazzo nel portare a termine la virata per inserirsi tra il pontile destinato ai mezzi veloci e l'Annamaria Lauro della Traghetti Pozzuoli è stata trasportata trasversalmente in direzione dei natanti e degli ormeggi contro i quali si è poi schiantata. Qualcuno sostiene " adagiata", fatto sta che solo la prontezza di riflessi dell'operatore portuale Di Iorio Raffaele gli otto passeggeri della Visetur One ( IM 929 D) sono stati tratti in salvo. Gli ospitanti del piccolo veliero sistemato dalla parte esterna degli attracchi semimovibili sono stati colti nel sonno dall'imponderabile e l'imbarcazione ha subito lievi danni sulla fiancata sinistra, tanto spavento, incredulità ma grazie a Dio nessuna conseguenza. Il natante sistemato immediatamente dopo, Sirena, a poppa presenta evidenti i segni dello scontro. Dalla parte opposta, danni alla fiancata Destra per l'imbarcazione denominata Francesca. I pontili che già da terra si presentano vistosamente inclinati, secondo quanto dichiarato dai sommozzatori incaricati delle indagini subacquee, presentano lo spostamento di ben tre delle basi d'ancoraggio ai fondali. La motonave per il trasporto dei rifiuti, dal canto suo, non ha registrato danni allo scafo e dopo gl'interventi di rito ha imbarcato gli automezzi in attesa sul molo di sovraflutto, ripartendo poi alla volta di Procida e quindi della terraferma . Ancora tutto da chiarire dunque, alla capitaneria di porto comandata dal primo maresciallo Np. Vuoso il compito di far luce sulla vicenda , l'inchiesta è attualmente in corso. Fatalità, errore umano, il forte vento oppure le correnti? Saranno gli organi competenti a sciogliere l'intricato rebus. Nei prossimi giorni saranno ascoltati i testimoni della vicenda. Qualcosa non faceva presagire nulla di buono il tempo non è favorevole, sabato qualcosa di grave è accaduto o poteva accadere…tutto è andato come doveva . La mastodontica Annamaria Lauro rimaneva, come il giorno prima ,ormeggiata con tanto di portellone abbassato nel tratto di banchina che lo scorso Marzo l'allora capo del circondario marittimo Francesco Tomas, aveva interdetto alle operazioni commerciali e quindi all'utilizzo, e con la sua grossa mole ostruiva per più della metà l'insenatura portuale, persino l'Antonio Amabile rimane ancorato nel vicino porto d'Ischia per l'evidente carenza di posti in quel di Casamicciola , il vento di Grecale agita le acque del piccolo paese intitolato al nome di Nizzola, e il capitano alla corte del Re dei Rifiuti, sua maestà Marrazzo è chiamato a compiere una scelta: rischiare di ripetere, i tragici fatti della notte precedente, o rischiare tutta una vita di sacrifici. Si trattava comunque di correre un rischio. D'altronde anche Valledoro sa che non c'è due senza tre e se un dì col portellone sposta di una decina di metri il prefabbricato adiacente l'ormeggio e un altro per poco non distrugge mezzo porto, chissà con quel chiaro di luna cosa avrebbe potuto realizzare, si è scelto certo il male minore, tanto con la complicità delle tenebre e agendo con discrezione e rapidità chi noterà il fatto. Nessuno fa caso a quel gesto tanto illecito, un reato grave, da ritiro della patente nautica, chi si avvedrà di quella disposizione, lasciare imbarcare gli autocarri dalla banchina d'approdo che il responsabile del settore demanio marittimo campano nel comunicare il parziale consolidamento statico del molo della cittadina termale aveva interdetto alle operazioni commerciali, attestando l'esistenza di nuove lesioni che ne pregiudicavano la stabilità stessa. Sabato notte alle 2:35 precise il Pasqualina Catania dopo aver consentito l'illecito ma viste le difficoltà oggettive, più sicuro lascia il porto di Casamicciola.
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Ultimo aggiornamento Lunedì 11 Maggio 2009 07:05 |