Bologna: Pd e Grillini contro il presepe e la famiglia tradizionale
Il Pd boccia in aula la risoluzione proposta dalla Lega Nord volta a impegnare la Giunta a porre in essere azioni circa l’allestimento del presepe nelle strutture scolastiche, per tutelare il patrimonio storico-culturale anche quando si ispira a valori e tradizioni di natura confessionale o paraconfessionale, sollecitando inoltre una chiara presa di posizione del MIUR sul tema. La componente ‘cattolica’ del Pd si è piegata a quella anticlericale, anche i consiglieri reggiani Barbieri e Pagani sono sottostati al diktat della maggioranza di partito.
Quando si tratta di valori: famiglia, vita e fede, le posizioni del centrosinistra sono sempre diverse dalle nostre. E successo anche lunedì scorso in sala Tricolore con la mozione depositata dal Pd e sposata dai grillini, per l’istituzione di un registro delle coppie di fatto. Concordo con quanto sostenuto dal presidente del Forum delle famiglie, Emilio Ricchetti. Il codice civile prevede obblighi che si contraggono con il matrimonio. Da una società senza doveri ma solo diritti possono derivare solo società disgregate e deresponsabilizzate. Con questo registro ci si avvia verso una deriva ideologica. La decadenza del mondo occidentale passa attraverso una denatalità marcata che è conseguenza diretta della crisi della famiglia e dei valori. Le motivazioni economiche accampate dai sostenitori del registro delle coppie di fatto, per giustificare una formalizzazione del rapporto di convivenza, possono trovare una soluzione negli strumenti giuridici già presenti nel nostro ordinamento. La stessa Corte costituzionale, con la sentenza n° 138 del 2010 ha ribadito che può esistere una regolamentazione dei diritti, ma non è opportuno validare un legame alternativo “pubblico” a quello matrimoniale. Oltretutto quello proposto dal Pd e dai grillini non ha alcuna valenza legale, ma solo un valore simbolico e propagandistico. A Bologna il registro delle unioni di fatto, o unioni civili, è stato istituito nel 1999: da allora, fino al 16 gennaio 2012, non vi è stata però alcuna iscrizione. Lo stesso fanatismo ideologico, che sta dietro l’attuale mozione Pd-M5S, è stato messo in campo in occasione dell’istituzione del registro comunale delle disposizioni di ultima volontà, sono state poche decine i testamenti depositati. La recente demolizione dello stato sociale attuata dal grillino Federico Pizzarotti, Sindaco di Parma, non può che arrecare ulteriore danno alle famiglie, messe già in difficoltà dall’attuale crisi economica. Nei giorni scorsi il Sindaco di Reggio Emilia e la Presidente della Provincia hanno accolto il nuovo Vescovo, S.E Massimo Camisasca, con “calde” parole, peccato però che nessuno dei due abbiano preso le distanze da chi agisce, con pervicacia, per demolire l’istituzione della famiglia. Fabio Filippi Gruppo Assembleare Pdl Fabio Filippi Bologna, 19/12/2012
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