Bologna: Terremoto. Legge sulla ricostruzione, il dibattito in aula: "Garantito equilibrio tra rapidita' e identita'" - "Inopportuno presentare 14 emendamenti in aula"

Una legge che raccoglie pochi critiche sulla sostanza, ma che incassa alcuni affondi sul metodo, perché dopo un lungo percorso partecipato "non si possono presentare emendamenti a firma della Giunta solo oggi, al momento della votazione”: nel dibattito in Aula che ha preceduto l’approvazione quasi all’unanimità (unico astenuto il Mov5stelle) del progetto di legge d’iniziativa della Giunta regionale sulle “Norme per la ricostruzione nei territorio interessati dal sisma del 20 e 29 maggio 2012”, è stato l’iter amministrativo il fattore determinante, tanto da portare i consiglieri del Pdl ad optare per una iniziale astensione in fase di discussione dell’articolato, per poi votare a favore solo in fase di approvazione del testo di legge “data la questione così vitale per il nostro territorio”.

Il consigliere Galeazzo Bignami (Pdl) ha infatti manifestato apprezzamento per il lavoro svolto, dopo aver lamentato le molte, significative correzioni al testo della legge: “Questa legge contiene molti spunti interessanti, è però carente di coraggio nel non ridurre ulteriormente certi eccessi burocratici - sostiene -, mentre resta un’eccessiva discrezionalità per la ricaduta della normativa sulle scelte dei Comuni”. Il voto finale comunque positivo è dovuto “all’augurio che ci sia un effettivo coinvolgimento delle minoranze, come promesso”. Loda invece “il largo confronto” Palma Costi (Pd), secondo cui “questo strumento urbanistico è impostato per affrontare al meglio le tante complessità che intervengono nell’opera di ricostruzione, perché si tratta di trovare un equilibrio fra conservazione, identità e ricostruzione, facendo pienamente i conti con la sicurezza sismica”. È giusto quindi, conclude, “porre particolare attenzione alla rivitalizzazione dei centri storici, salvaguardandone l’identità, senza però dimenticare i tempi e le modalità in cui verranno approvate le modifiche dei piani comunali”. Anche Marco Lombardi (Pdl) critica la concitazione a cui l’Aula è sottoposta, dovendo esaminare una serie di emendamenti molto rilevanti di cui si è venuti a conoscenza solo oggi: “Questo potrebbe impedire quel largo voto favorevole che sarebbe auspicabile su una questione così vitale per il nostro territorio”, aveva avvertito inizialmente il consigliere.
Per l’assessore alla Programmazione territoriale, Alfredo Peri, questa legge, rispettando l'impegno preso di approvarla entro la fine del 2012, “potrà contribuire a rispondere rapidamente ed efficacemente alle esigenze immediate di cittadini e imprese, avviando anche le soluzioni a medio e lungo termine, rilanciando il territorio con scelte che ne favoriscano la competitività complessiva”. Il compito di Giunta ed Assemblea, d’intesa con i sindaci e le Province, è ora quello di “monitorare attentamente gli effetti di questo provvedimento, e nello stesso tempo proseguire e perfezionare la relazione dialettica con il Governo - spiega l'assessore - sia con quello in carica sia con quello che uscirà dalle urne, affinché vengano affrontate le questioni ancora da risolvere”.
Voto favorevole del suo gruppo per un “provvedimento utile e tempestivo” è stato espresso da Monica Donini (Fds). La consigliera ha tuttavia sottolineato che resta “un notevole ostacolo alla ricostruzione, rappresentato dalla inadeguatezza delle risorse messe a disposizione dal Governo nazionale. La Regione non deve smettere di rivendicare quanto è giusto, cioè la copertura del 100% dei rimborsi per le spese sostenute da chi ha subito danni”. Notevole soddisfazione per “le correzioni al testo rispetto alla stesura iniziale” arriva da Silvia Noè (Udc), per la quale “sono stati compiuti significativi passi in avanti sia sulla rapidità delle procedure che nel margine di elasticità consentito su abitazioni e attività produttive”, senza dimenticare “la precisione con cui sono state disciplinate alcune deroghe”. Pieno sostegno all’operato della Giunta e ai territori impegnati nella ricostruzione viene manifestata da Sandro Mandini (Idv), secondo c ui“questa legge si gioca molto sull’effettiva capacità di svolgere l’azione di monitoraggio che vi è prevista - ragiona -, e ciò è tanto più necessario a fronte di un Governo azionale che finora è parso disattento e poco sollecito, e nei confronti del quale non potrà mancare un’ulteriore azione di pressione da parte della Regione”.
Il consigliere Mauro Manfredini (Lega), pur ricordando l'annunciato voto positivo, ha sottolineato, riferendosi ai 14 emendamenti presentati in Aula dalla Giunta questa mattina, che "sarebbe stato opportuno discutere gli emendamenti in Commissione, specie dopo il lungo e positivo percorso partecipato precedente". Marco Monari (Pd) rimarca l'importanza "del fondamentale ordine del giorno approvato che va a difendere le fasce più deboli, chi magari ha faticato tutta la vita per una casa e ora rischierebbe di non poterla ricostruire".
Secondo la consigliera Gabriella Meo (Sel-Verdi), “far tornare tutto semplicemente com’era non sarebbe un buon lavoro da parte nostra, se contemporaneamente l’antisismica e il risparmio energetico non entrano a far parte del patrimonio”, il tutto senza dimenticare la necessità di “garantire il più possibile più persone possibili”. Per Andrea Defranceschi (M5s), infine, “il provvedimento è doveroso e atteso, forse quasi tardivo”, ma, sostiene, “si potrebbe discutere sul metodo di fondo scelto per questa ricostruzione”, a partire dal fatto che “il Commissario avrebbe dovuto pretendere il 100% del rimborso dei lavori di ricostruzione”: per questo motivo, spiega, il suo voto è di astensione.
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Prot. N. 2019/2012
Data 18/12/2012