Modena: Terremoto, caldo sahariano nella tensostruttura medica di fronte all’Ospedale di Mirandola, Leoni (Pdl) alla Regione: “Una ‘tortura’ per medici e pazienti” Stampa
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ModenaNews - Cronaca
Scritto da Il Consigliere regionale Dott. Andrea Leoni   
Mercoledì 20 Giugno 2012 13:48

Modena: Terremoto, caldo sahariano nella tensostruttura medica di fronte all’Ospedale di Mirandola, Leoni (Pdl) alla Regione: “Una ‘tortura’ per medici e pazienti”

“Fa talmente caldo che si spaccano le flebo. Nel punto medico avanzato di Mirandola, allestito di fronte all’Ospedale inagibile a causa del terremoto, pazienti e operatori stanno vivendo una situazione di estrema difficoltà”.
Lo sottolinea il Consigliere regionale Andrea Leoni in una interrogazione dove chiede all’Assessorato regionale alla Sanità quali iniziative intenda assumere per  porre rimedio alla ‘tortura’ alla quale sono sottoposti i pazienti ed il personale medico e paramedico, del punto medico avanzato di Mirandola, in provincia di Modena.

“La presenza dei condizionatori, che vanno però regolarmente in blocco perché l’assorbimento di corrente è altissimo, non riesce a rendere vivibile l’ambiente nella tensostruttura di fronte al’Ospedale dove le temperature sono da deserto del Sahara.
E’ una situazione da “codice rosso” che ha portato addirittura le flebo a scoppiare per il caldo. E’ evidente che il disagio per i pazienti e il personale è davvero forte.
Servono quindi tempi certi per la riapertura degli Ospedali di Mirandola e Carpi e che contestualmente si potrebbe prevedere l’uso di strutture idonee quali quelle della sanità militare che ha mezzi idonei che possono essere usati in tale particolare situazione climatica.
Di seguito il testo dell’interrogazione presentata in Regione Emilia Romagna

Bologna, 20 giugno 2012
Al Presidente
dell’Assemblea Legislativa
della Regione Emilia Romagna
SEDE
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Il sottoscritto Andrea Leoni, Consigliere regionale del Popolo della Libertà,
in merito
alla situazione di estrema difficoltà che si sta vivendo nel punto medico avanzato di Mirandola, allestito di fronte all’ospedale inagibile a causa del terremoto;
considerato
che nella tensostruttura le temperature sono elevatissime costringendo pazienti, personale medico e paramedico a dover subire una situazione di gravissimo disagio, nonostante la presenza dei condizionatori che vanno però regolarmente in blocco perché l’assorbimento di corrente è altissimo e non riescono a rendere vivibile l’ambiente;
che tale situazione veramente da “codice rosso” determina addirittura che le flebo scoppiano per il caldo e questo è l’indicatore del disagio che continuano a subire pazienti e personale;
atteso
che tale situazione è il frutto di una sottovalutazione generale del problema che, a questo punto, deve prevedere l’uso di strutture idonee quali quelle della sanità militare che ha mezzi idonei che possono essere usati in tale particolare situazione climatica relegando la tensostruttura in essere a funzioni di altro genere;
visto che
appare sempre più necessario per pazienti e operatori far ripartire a pieno ritmo gli ospedali di Mirandola e Carpi;
INTERROGA
la Giunta regionale per sapere:
se è a conoscenza della situazione su esposta ed in caso affermativo quale giudizio ne dia;
quali urgenti ed indifferibili iniziative si intendano assumere al fine di porre rimedio a detta situazione di tortura alla quale sono sottoposti i pazienti ed il personale, medico e paramedico, del punto medico avanzato di Mirandola;
in quali tempi certi saranno nuovamente funzionanti l’ospedale di Mirandola e di Carpi, in provincia di Modena.
Andrea Leoni

Ultimo aggiornamento Venerdì 26 Luglio 2013 15:29