Il natale e' anche questo |
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LaccoNews - Cronaca | |||
Scritto da Tiiti De Luise | |||
Sabato 22 Dicembre 2007 23:22 | |||
Il natale e' anche questo Una bella e ricca esperienza vissuta nel costruire un mondo che non c’è più. Questi mesi prima di Natale li ho trascorsi insieme agli amici, agli artisti di Forio con cui, insieme a Maria e alla piccola Anna abbiamo partecipato alla realizzazione di un’opera d’arte: il presepe pieno di altissimo significato e sensazioni. Vivendo emozioni forti e sincere nel creare quello scenario antico di Forio: i ricordi che si nascondono in quelle piccole viuzze, in quei vicoli, in quelle strade costruite con la “breccia” di Cavallaro. muri a secco: le cosiddette “parracine”, le terrazze, i vigneti del monte Epomeo, le cantine di Piellero scavate nella roccia con i cancelletti arrugginiti. Le chiese di san Gaetano, del Soccorso, di san Vito, il maestoso Torrione, il corso di Forio con gli angoli più belli e suggestivi della vita di quel tempo. Le mura bucate e cadenti che evidenziano la povertà di quel tempo ma che esaltano allo stesso tempo la bellezza dei luoghi, del colore dei sapori vissuti in quelle case dove si trova il vecchietto seduto sull’uscio che raccontava le storie fantastiche della sua giovinezza e la sua saggezza. Sì allora si che si esaltavano i mestieri: il calzolaio, la lavandaia, la sarta … in ognuno di loro vi era la magia di quella vita semplice, vera vissuta. I vicoli parlano: scene di vita, usci semisocchiusi, letti, sediolini, tavoli, scalini, luci fioche che illuminano le abitazioni rendendo magico il presepe. Un’atmosfera talmente reale che ti porta indietro nel tempo in quella Forio di contadini e di pescatori, di persone, di tradizioni vissute non da rumori, da caos, ma dalle voci dei venditori ambulanti. I cestini appesi ai balconi segno di familiarità e praticità di una vita semplice vissuta con difficoltà ma ricca di sentimento interiore di saggezza di amore verso la natura incontaminata perfetta. Sono spariti quei sapori, quei rumori delle carrozzele, dei carrettini, degli zoccoli dei muli e dei cavalli sui basoli e di quei bambini che si rincorrevano felici nei vicoli giocando. La Marina di Forio, con la sua spiaggia giallastra prova di un suolo vulcanico, le case dei pescatori rappresentate in modo pittoresco e reale avvolte in uno scenario selvaggio ma naturale. Le reti, le barche, il porto di un tempo. Tutto è stato creato e riprodotto nei dettagli cercando di rispecchiare quella Forio vera, quella di un tempo… lontano dalle competizioni dal progresso. Quell’isola che per molti aspetti è sparita, quella genuità che regnava nei cuori di quei pastori che rappresentano le persone che hanno sofferto la povertà, ma che hanno vissuto anche con dignità e sentimento in quei luoghi, in quelle case dove si sono emozionati per la nascita di quel Cristo che è stato rappresentato in questa Natività tanto povera ma tanto dignitosa, ricca di quella purezza che nessuna bellezza, nessuna ricchezza potrebbe dare insieme alla tanta emozione che suscita nei nostri cuori.
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Ultimo aggiornamento Sabato 06 Marzo 2010 12:57 |