500 mila da spartire agli amici |
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LaccoNews - Cronaca | |||
Scritto da Ida Trofa | |||
Giovedì 28 Giugno 2007 23:15 | |||
500 mila da spartire agli amici Ecco come ti risolvo la mancanza di personale all’ospedale Anna Rizzoli. È tornata fresca, abbronzata e pimpante dall’ultima vacanza appena trascorsa e come un illustre suo predecessore ha portato la lieta novella. Ha fatto presente a tutto il personale, che opera nella struttura sanitaria, che è riuscita ad ottenere dall’amico Bassolino un ulteriore finanziamento di oltre 500 mila Euro (un miliardo delle vecchie lire) che serviranno, secondo la sua alta scienza e capacità manageriale, a risolvere tutte le problematiche che hanno reso ormai l’ospedale Anna Rizzoli peggio di un ospedale da campo. È consapevole, almeno questo, la direttrice sanitaria delle emergenze che si stanno verificando e che a giorni si verificheranno con maggiore gravità nella struttura da lei diretta proprio a seguito dell’aumento esponenziale delle presenze sulla nostra isola; sa bene che l’ospedale così come è strutturato non potrà mai dare risposte adeguate a tali richieste; lei cosa pensa di fare, nonostante sa bene della cronica carenza di personale sanitario e parassitario, di sfruttare ancora di più questo personale grazie al miraggio della spartizione di quella bella cifra. Sono finiti i tempi belli in cui, nel periodo estivo, quella buonanima di Buondonno riusciva a mandare nella struttura sanitaria isolana i migliori medici e infermieri dell’ospedale Cardarelli per i tre mesi estivi. Personale altamente qualificato che riusciva a dare le migliori risposte a tutte le emergenze che il periodo estivo riservava. Oggi la brillante direttrice, non cerca nuovo personale da affiancare a quello esistente e che già si fa letteralmente un mazzo tanto durante i turni normali e nel periodo invernale. Con la promessa di facili guadagni, si parla di 60 euro per ogni ora di straordinario ai medici e di oltre 20 per il personale infermieristico, ha intenzione in questo modo di incrementare la presenza del personale nel nosocomio lacchese. Solo un imbecille che non vive la realtà lavorativa dell’unica struttura sanitaria isolana avrebbe potuto pensare e mettere in pratica una soluzione di questo tipo. Da che mondo e mondo la professione sanitaria è una di quelle professione che richiede la massima lucidità, tranquillità e riposo affinché si riducano al minimo i rischi di errori che potrebbero essere fatali per gli ammalati. A ISCHIA invece si chiede a personale già supersfruttato di fare altre ore lavoratove in cambio di soldi.
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Ultimo aggiornamento Sabato 06 Marzo 2010 12:39 |