Nostalgia del decoro e della precisione Stampa
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ItaliaNews - Trasporti
Scritto da Achille Della Ragione   
Venerdì 05 Febbraio 2010 17:45

Nostalgia del decoro e della precisione

Anche i più tenaci antifascisti hanno sempre dovuto riconoscere che durante il ventennio i treni spaccavano il minuto e le carrozze erano decorose ed accoglienti, anche per i viaggiatori in terza classe, l’esatto contrario dei nostri giorni, quando il rispetto dell’orario è un optional, anche per l’alta velocità, senza parlare delle carrozze per i pendolari, sia al nord che al sud, imbrattate dai writers, con i sedili lerci, le ritirate puteolenti,  gli spazi superaffollati e costantemente in ritardo, sempre di decine di minuti, spesso di ore, per il tormento quotidiano di milioni di lavoratori.

Trovandomi a Tokyo per un congresso ho pensato di visitare Kyoto, l’antica capitale, servendomi del celebre Shinkansen, il treno superveloce.
Sul marciapiede di partenza è indicato il punto esatto corrispondente al posto che dovrò occupare nella carrozza, per cui ognuno attende senza creare affollamenti.
La partenza è prevista alle 15,08 ed avviene precisa al secondo, l’arrivo previsto dopo due ore e venti minuti.
A metà del tragitto si intravede la cima innevata del Fujiyama, la montagna più alta del Giappone e la neve comincia a cadere abbondantemente fino a ricoprire la campagna e ad oscurare l’orizzonte.
Memore dei ritardi snervanti, delle interruzioni e degli inviti dalla parte della direzione di Treni Italia, durante le recenti nevicate, di partire forniti di coperte e viveri, perché l’ora ed anche il giorno d’arrivo erano  imprevedibili, temo qualche ritardo, ma alle 17, 28 siamo arrivati.
Dimenticavo siamo in un altro mondo!
Achille della Ragione

Ultimo aggiornamento Venerdì 05 Febbraio 2010 17:55