Bologna: Le amministrazioni rosse in affari con MPS ...

Perché nessuno ne parla? La Provincia di Parma ha perso 5 milioni di euro per la contrattualizzazione di derivati con la banca Monte dei Paschi di Siena. Nessuno avrebbe saputo nulla se gli esponenti del Pdl di Parma, non avesse denunciato pubblicamente la cosa.
In più, a quanto risulta, a fare “affari” con Mps, in questi anni, non è stata solo la provincia di Maria Luigia, sarebbero interessate anche diverse amministrazioni rosse della nostra regione. Argomento, però, che oggi gli amministratori di centrosinistra preferiscono evitare.

Sulla questione, infatti, i governi locali sono impermeabili, non c’è modo di conoscere le cifre investite attraverso l’istituto di credito senese: i soldi, proventi della tassazione al cittadino, andati in fumo.
Da tempo il Pd è attivo nel ramo finanziario-assicurativo. L’istituto bancario Monte dei Paschi è innegabilmente controllato direttamente dal Pd. Un rapporto costante che, con la crisi della banca, ha creato non pochi problemi a numerose amministrazioni rosse. Nell’autunno del 2012, il governo Monti e lo stesso Pd decretavano un aiuto alla banca senese pari a 3,9 miliardi di euro. Aiuto messo in discussione dalla Banca Centrale Europea, superiore, dal punto di vista finanziario, ai “risparmi” che la riforma Fornero aveva prodotto con i tagli alle pensioni. Aiuto che è servito, tra l’altro, a evitare che la banca fosse commissariata dallo stato, sottraendola dal controllo pubblico.
Con l’operazione Mps il governo ha strappato risorse considerevoli ai beni pubblici per immetterle in una voragine di debiti privati.
Per queste motivazioni ho predisposto una richiesta atti al Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna chiedendo di fare luce sulla questione, in particolare ho preteso di conoscere la situazione dell’ente. I cittadini hanno il diritto di sapere se anche la Regione abbia interessi in essere con la Mps.
Gruppo Assembleare Pdl Fabio Filippi
Bologna, 07/02/2013