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BolognaNews - Cronaca
Scritto da Il Consigliere regionale Dott. Fabio Filippi   
Venerdì 25 Gennaio 2013 18:33

Bologna: Terremoto: la regione non paga le aziende coinvolte nella ricostruzione

“Le imprese edili e i professionisti interessati alla ricostruzione delle infrastrutture colpite dal sisma del maggio 2012 lamentano ritardi nell’erogazione dei fondi pubblici a saldo dei lavori eseguiti.
La Regione Emilia-Romagna ha imposto agli imprenditori vincoli particolarmente stringenti, in particolare, relativamente alla ricostruzione degli edifici scolastici: termini rigidi per la consegna degli immobili, penali elevate in caso di ritardi.

Le imprese hanno rispettato i patti, purtroppo, per ora, di essere saldati non c’è verso. La Regione non paga.” A dichiararlo è, Fabio Filippi, Consigliere regionale del Popolo della Libertà, il quale ha presentato un’interpellanza sull’argomento.
“Per motivi di trasparenza nei confronti della collettività – aggiunge Filippi – sarebbe corretto rendere nota la somma dei fondi rivolti alla ricostruzione, impiegati dal maggio 2012 a tutt’oggi, elencando le opere ripristinate e quelle in fase di ripristino, e informare i cittadini sulle cause dei ritardi sull’erogazioni dei fondi alle imprese coinvolte nella ricostruzione, peraltro attualmente a rischio di fallimento.
E’ indispensabile che la Regione provveda, in tempi rapidi, ad erogare quei finanziamenti governativi, finora solo promessi, per la ricostruzione e a garantire le aziende sane dal rischio dell’infiltrazione mafiosa.
Per queste motivazioni ho chiesto alla Giunta di intervenire, provvedendo al saldo delle imprese edili e dei professionisti.
Ho chiesto, inoltre, di rendere nota la somma dei fondi rivolti alla ricostruzione, elencando in modo dettagliato gli appalti pubblici, relativi ai vari comuni colpiti dal sisma, già affidati o in fase di affidamento, l’entità economica di ogni singolo intervento, i nominativi delle imprese alle quali sono stati commissionati i lavori e i tempi previsti per realizzarli.
Le aziende serie vanno tutelate e non ostacolate nella loro attività come sta facendo la Regione.”
Gruppo Assembleare Pdl Fabio Filippi
Bologna, 18/01/2013

INTERROGAZIONE

Il sottoscritto, Fabio Filippi, Consigliere regionale del Popolo della Libertà;

Premesso
Che le imprese edili e i professionisti interessati alla ricostruzione delle infrastrutture colpite dal sisma del maggio 2012 lamentano ritardi nell’erogazione dei fondi pubblici a saldo dei lavori eseguiti;

Che la Regione Emilia-Romagna ha imposto alle imprese vincoli particolarmente stringenti, in particolare, relativamente alla ricostruzione degli edifici scolastici: termini rigidi per la consegna degli immobili, penali elevate in caso di ritardi;

Rilevato
Che per motivi di trasparenza nei confronti della collettività sarebbe corretto rendere nota la somma dei fondi rivolti alla ricostruzione, impiegati dal maggio 2012 a tutt’oggi, elencando le opere ripristinate e quelle in fase di ripristino, e informare i cittadini sulle cause dei ritardi sull’erogazioni dei fondi alle imprese coinvolte nella ricostruzione, attualmente a rischio di fallimento;
E’ indispensabile che la Regione provveda, in tempi rapidi, ad erogare quei finanziamenti governativi, finora solo promessi, per la ricostruzione e a garantire le aziende sane dal rischio dell’infiltrazione mafiosa;

Interroga la Giunta per sapere
I motivi dei ritardi alle imprese edili e ai professionisti interessati alla ricostruzione nell’erogazione dei fondi pubblici a saldo dei lavori eseguiti;
Se intenda, per motivi di trasparenza, rendere nota la somma dei fondi rivolti alla ricostruzione, impiegati dal maggio 2012 a tutt’oggi, elencando le opere ripristinate e quelle in fase di ripristino, e informare i cittadini sulle cause dei ritardi sull’erogazioni dei fondi alle imprese coinvolte nella ricostruzione: l’elenco dettagliato degli appalti pubblici, relativi ai vari comuni colpiti dal sisma, già affidati o in fase di affidamento, l’entità economica di ogni singolo intervento, i nominativi delle imprese alle quali sono stati commissionati i lavori e i tempi previsti per realizzarli;
Se siano giunte lamentele formali all’ente da parte di associazioni di imprenditori o di professionisti, in caso affermativo i motivi delle rimostranze;
Se reputi opportuno provvedere, in tempi rapidi, ad erogare quei finanziamenti governativi, finora solo promessi, per la ricostruzione e a garantire le aziende sane dal rischio dell’infiltrazione mafiosa.
Fabio Filippi

Ultimo aggiornamento Venerdì 26 Luglio 2013 15:55