Bologna: Terremoto. Come sara' il progetto di legge sulla ricostruzione: "Regole chiare per tutti". Campi chiusi entro fine mese
Un progetto di legge sulla ricostruzione post sisma. Un progetto di legge con il quale la Regione intende fornire ai comuni colpiti dal terremoto regole di immediata applicazione per gestire in modo uniforme gli interventi urbanistici ed edilizi necessari al ripristino degli edifici gravemente danneggiati e crollati, vincolati e non, in particolare per quelli collocati nei centri storici e negli altri aggregati urbani nelle aree rurali, i quali, nei provvedimenti statali e nelle ordinanze del commissariato delegato, non hanno trovato una specifica completa disciplina.
Se ne è discusso oggi in commissione Bilancio affari generali e istituzionali, presieduta da Marco Lombardi, dove è intervenuto l’assessore alla Programmazione territoriale, Alfredo Peri, per illustrare i contenuti essenziali della proposta che la Giunta regionale si appresta a licenziare la settimana prossima, dopodiché prenderà avvio l’iter formale di approvazione del progetto di legge in Assemblea legislativa. L’obiettivo generale del provvedimento – ha spiegato Peri,– è quello di assicurare rapidità dell’opera di ricostruzione, migliorando la qualità e la sicurezza degli edifici e delle dotazioni territoriali con un “testo bussola”, con “regole chiare per tutti”, che orienti gli amministratori e i tecnici in una omogeneità di comportamenti sulla ricostruzione, con un approccio che guardi al complesso degli interventi da mettere in campo. In tale ambito – ha sottolineato l'assessore – va garantito l’elemento della rapidità: “I tempi certi della ricostruzione rappresentano un elemento fondamentale per inibire attività di tipo speculativo che possano manifestarsi in queste circostanze”. Tra gli elementi al centro del futuro progetto di legge la possibilità per i comuni di definire un ‘Piano per la ricostruzione’ (non obbligatorio, di agevole formazione e approvazione) che consenta la modifica o l’integrazione degli strumenti urbanistici vigenti in base alle diverse esigenze della ricostruzione, “tenendo fermi i paletti della pianificazione locale”. Il piano, ad esempio, dovrà regolare l’eventuale delocalizzazione di edifici gravemente danneggiati o crollati che risulti necessaria per accertate caratteristiche morfologiche o geologiche dell’area in cui si trovano. Altro punto affrontato nel progetto di legge sarà quello degli interventi di ricostruzione nei territori rurali, per sostenere le nuove esigenze delle attività agricole nell’ambito di un processo di ammodernamento e, al contempo, preservare il patrimonio con vincoli storico culturali la cui conservazione costituisce un valore importante che altrimenti rischia la dispersione. Tra gli altri temi toccati dal testo di legge, quello della programmazione delle opere pubbliche e degli interventi di recupero dei beni culturali, per i quali andranno indicate le priorità sulla base di criteri definiti. In apertura di seduta, il sottosegretario alla Presidenza Alfredo Bertelli ha fatto il punto sulla situazione della ricostruzione. A metà ottobre, o al massimo entro fine mese - ha detto – grazie agli interventi messi in campo per garantire un alloggio alle popolazioni colpite saranno smantellatiti tutti i campi. Diverse le modalità attivate per garantire un alloggio e superare l’emergenza: tra queste, molto apprezzata è stata la possibilità di usufruire del contributo di autonoma sistemazione (Cas) che va dai 350 euro mensili per un single fino ad un massimo di 900 euro per una famiglia di più persone. In una panoramica a 360 gradi sugli interventi fin qui messi in campo sui vari fronti dell’emergenza e della ricostruzione post terremoto (dalla scuola: “L’anno è partito regolarmente”; alla sanità: “Quasi tutti i posti letto sono tornati a regime”), l’altro elemento di novità riguarda l’ordinanza che il commissario Vasco Errani sta per varare sui contributi per interventi sulle abitazioni gravemente danneggiate di tipo E “leggere”, e cioè non da demolire. Per quelle con danni non gravi (tipo B e C) sono invece già disponibili fondi e procedure per i rimborsi (fino all'80%) che comprendono anche le seconde case danneggiate date in comodato gratuito o in affitto. Previsti rimborsi anche per le seconde case che il proprietario renda disponibili per la locazione dopo gli interventi (in questo ultimo caso la percentuale di rimborso prevista è del 50%). Sono intervenuti per chiarimenti e osservazioni sul progetto di legge Andrea Defranceschi (M5S), Roberto Montanari, Stefano Bonaccini e Gabriele Ferrari, tutti del Pd, esprimendo condivisione sulla necessità di un provvedimento come quello prospettato e sui tempi rapidi di approvazione, pur all'interno dell’iter istituzionale. In proposito, il presidente Lombardi ha accordato la massima disponibilità della commissione e ha anche raccomandato attenzione agli aspetti che attengono alla semplificazione, chiedendo lo sforzo massimo per assicurare rigore in tal senso e dare un segnale chiaro all’esterno. Su quanto riferito da Bertelli, sono intervenuti con domande Defranceschi, Lombardi, Mauro Manfredini (Lega nord), LucianoVecchi (Pd)e Galeazzo Bignami (Pdl). Assemblea Legislativa Regionale - Servizio Informazione Prot. N. 1544/2012 Data 01/10/2012
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