Bologna: Le bugie della sinistra ed i terremotati Le parlamentari reggiane del Pd, Albertina Soliani e Leana Pignedoli, non hanno perso l’occasione per fare un po’ di propaganda politica dopo che il Senato ha approvato la conversione in legge del Decreto governativo che ha previsto lo stanziamento di 6 miliardi di euro per la ricostruzione delle zone terremotate dell’Emilia.
Queste parlamentari hanno rivendicato il merito del Decreto governativo, dimenticando però che il Governo è sostenuto da una maggioranza plurale che comprende anche il Pdl. Non solo: queste parlamentari della sinistra hanno cantato vittoria prima ancora che il Decreto fosse definitivamente convertito in legge, attraverso il voto della Camera dei Deputati. Barare o attribuirsi meriti esclusivi, quando tali non sono, ci appare politicamente poco corretto. La conferma che la sinistra, ancora una volta, ha venduto fumo sta nella realtà dei fatti: le modalità previste per l’ottenimento dei finanziamenti destinati alla ricostruzione, non sono ancora chiare, tant’è che gli esperti, ossia gli ingegneri non politici sui generis, hanno consigliato ai privati, vittime del sisma, di aspettare la pubblicazione del Decreto, convertito in legge, sulla Gazzetta Ufficiale, prima di ricostruire. I fatti ci dicono inoltre che, a distanza di due mesi e mezzo dal sisma, ancora molte macerie della case distrutte dal sisma attendono di essere rimosse e che le aziende produttive emiliane, comprese quelle agricole si trovano in serie difficoltà a seguito dei tempi elefantiaci delle verifiche e della concessione di contributi veri. Se il governo e il commissario straordinario per il terremoto, non elargiranno nei prossimi giorni i contributi promessi alle aziende, c’è il rischio che molte di esse non riaprano più, con cadute disastrose del Pil dell’Emilia-Romagna e perdita di preziosi posti di lavoro. Fabio FILIPPI
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