Bologna: Nomadi, Leoni: "Altro che riqualificarle. Le aree nomadi sono il simbolo della mancata integrazione alle regole civili, del fallimento delle politiche della sinistra ed un'inaccettabile utilizzo di denaro pubblico"
"Ora basta. I 130 mila Euro che il Comune di Modena e la Regione Emilia Romagna intendono spendere per sistemare alcune microaree nomadi danneggiate dal cattivo uso fatto da chi vi abita e per pagare i danni legati ad allacciamenti abusivi all'energia elettrica, sono uno schiaffo alle migliaia di famiglie in difficoltà che rispettano le regole. Per anni ho contrastato questa politica dell'Amministrazione di sinistra che continua di fatto a gratificare chi non rispetta le regole e a punire invece, con nuove tasse e taglio dei servizi, i cittadini che le osservano".
Lo ha affermato il Consigliere regionale Andrea Leoni in merito allo stanziamento da 130 mila euro che il Comune di Modena e Regione Emilia Romagna avrebbero destinato alla riqualificazione di alcune aree nomadi danneggiate a Modena. "Il Comune di Modena , per tentare di legittimare i milioni di euro spesi nel corso degli anni per la realizzazione e la gestione delle microaree nomadi, ci ha raccontato che queste avrebbero consentito di superare i problemi che avevano caratterizzato l'ex campo di via Baccelliera, con lo scopo di arrivare anche ad un loro superamento, con l'inserimento dei nomadi in abitazioni. Passano gli anni ma i problemi sono rimasti gli stessi, se non addirittura peggiorati. Una situazione desolante fatta di mancato rispetto della cosa pubblica, abusi, violazioni, degrado, mancanza di igiene e di sicurezza nelle aree. Oggi la storia si ripete. Di fronte ai ripetuti allacci abusivi e alle condizioni di degrado in cui versano alcune microaree cosa fa la giunta Pighi? Paga ancora con i soldi dei modenesi i danni di chi non ha rispetto per il bene ed il patrimonio comune. E' assurdo che l'Amministrazione continui a sostenere spese di illuminazione, di manutenzione, di ristrutturazione e, ricordiamo, anche la benzina ai nomadi, e neghi contestualmente aiuti agli altri cittadini, solo perché nomadi non sono. Lo stato di degrado e di insicurezza in cui versano le microaree conferma inoltre, che la tanto auspicata e propagandata integrazione dei nomadi alle regole della convivenza civile non c'è stata. E' chiaro che c'è ancora una parte di queste persone, modenesi sulla carta, che in realtà non ha alcuna intenzione di smettere di vivere di assistenzialismo e di rendersi autonoma. Il problema è che sono proprio queste persone a continuare ad avere dal Comune una corsia preferenziale e questo continua un elemento politicamente e amministrativamente inaccettabile" Il Consigliere regionale Dott. Andrea Leoni COMUNICATO STAMPA 24 maggio 2013
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